venerdì 11 gennaio 2008

Aggiungi un posto a tavola

Il S. Natale è da poco trascorso, i Rè magi, guidati dalla stella cometa si sono recati, come sempre ad offrire i propri doni, sempre uguali al Bambinello e sono già sulla via del ritorno, il clima di bontà e di solidarietà che si è respirato in questi giorni, aleggia ancora nell'aria, purtuttavia ancora una volta, di nuovo, il nostro sconsolante mondo si divide in buoni e cattivi.


Di fronte alla drammatica, disperante emergenza che affligge la Campania, sommersa e soffocata dai rifiuti, le altre regioni della nostra Italia unita, in seguito alla pressante richiesta del Governo, si sono subito divise in quelle "disponibili", "non disponibili" e semi-disponibili" ad accogliere nei propri territori una parte della mondezza campana, stabilendo così, di fatto, una gerarchia della spazzatura, secondo le categorie di "Buoni - semibuoni e cattivi". Tra i primi, in testa la Sardegna, che immediatamente ha manifestato la propria disponibilità e l'unica ad averla resa immediatamente operativa, seguita a ruota da Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, con la eccezione della provincia di Torino, segnando così quest'ultima, un ideale anello di congiunzione tra i buoni e i semi-buoni, rappresentati in questo caso dalla Puglia, che ha assicurato il proprio supporto logistico e tecnico, ma si è detta impossibilitata ad ospitare rifiuti campani nelle proprie discariche.

Troneggia nella categoria dei "cattivi" il Nord, rappresentato dalla Lombardia, Veneto e Liguria che si sono dette indisponibili ad accogliere i rifiuti campani. Dal Governo è giunto però il pressante invito a tornare sui propri passi ed aggiungersi alla gara di generosità dei rifiuti.

Ma cosa facciamo noi singoli cittadini?

Influenzato e sopraffatto da questo clima di bontà e di fratellanza postnatalizio, propongo, dalle pagine di questo blog, una gara di solidarietà tra noi singoli, consistente nell'accogliere nelle nostre case, ciascuno di noi, un sacchetto di rifiuti campani, come se fosse un nuovo ospite da aggiungere alla nostra tavola, tradizione ora in voga nel giorno di Natale, sacchetto di dimensioni eventualmente diverse, a seconda della nostra disponibilità ospitale e della nostra capacità economica, (per famiglie particolarmente abbienti e numerose si potrebbe raggiungere anche il livello massimo di generosità, consistente nell'accogliere un intiero cassonetto da custodire ed accudire eventualmente nel soggiorno, o nella camera degli ospiti) . Fedeli al principio della raccolta differenziata dei rifiuti, si potrebbe anche istituire una accoglienza differenziata per categorie diverse di rifiuti stessi, ad esempio, carta, possibilmente stampata, per lettori accaniti, rifiuti invece alimentari per i buongustai e cultori della buona cucina, bottiglie ed altra vetreria per chi apprezza particolarmente i doni dell'uva, alberi di Natale secchi con relativi e connessi addobbi, statuette inservibili perchè rotte, del presepe, per gli istituti religiosi e via così secondo i gusti più specifici.
Io, dal canto mio e come promotore di questa gara di solidarietà, cercando di dare il buon esempio, ho accolto il mio sacchetto di rifiuti riservandogli il posto d'onore a capotavola.
Secondo il principio della raccolta differenziata esposto prima, il mio sacchetto di rifiuti, particolarmente gravoso e pesante è pieno....dei ricordi del passato, delle nostalgie, dei rimorsi, delle occasioni perdute e che mai torneranno, di quelle parole che si sarebbe voluto pronunciare e non si è fatto, di quelle parole che invece si sono pronunciate e oggi avremmo voluto non fossero mai state pronunciate e ascoltate, di quelle carezze, di quei sorrisi, di quei semplici gesti di affetto, che non abbiamo avuto il coraggio, o la voglia di dare e ormai è disperatamente troppo tardi, delle amicizie che si sono lasciate andare per noncuranza, o per uno stupido orgoglio, delle persone che sono uscite dalla mia vita. Lo tengo caro, vicino a me, sempre, con affetto.

Domenico Mazzullo d.mazzullo@tiscali.it
www.studiomazzullo.com

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