mercoledì 2 gennaio 2008

Se li buongiorno si vede dal mattino...

La Melandri che fa la melandrina con Myrta Merlini nella villa di Briatore a Malindi - foto Chi

"Se il buongiorno si vede dal mattino...." recitava l'inizio di un vecchio proverbio popolare, mai smentito, allora anche l'inizio di un nuovo anno ci può forse predire quale sarà lo svolgimento dell'anno intero a venire.
Allora davvero possiamo sentirci rassicurati, se il nostro ministro dello Sport Giovanna Melandri, con sprezzo del pericolo e indomito coraggio, si trattiene e si intrattiene, nonostante tutto, in un Kenya insanguinato dalla guerra civile, con cinquanta persone bruciate vive in chiesa e a migliaia in fuga dalle stragi.
Ma i nostri politici sono davvero coraggiosi, se anche Bobo Craxi, sottosegretario agli Esteri, in vacanza a Malindi, per rassicurarci e contenere i nostri legittimi timori, afferma al telefono:"Qui è tutto tranquillo, nessun rientro anticipato".
Certamente maggiori pericoli li corrono gli italiani comuni, nel nostro paese, ove l'anno nuovo si è aperto, come da consuetudine ormai inveterata, con il solito bollettino di guerra di feriti e morti, quest'anno un uomo di 30 anni ucciso da un proiettile vagante, mentre giocava a tombola e un bambino ferito gravissimo, colpito anch'egli da un proiettile, vagante anch'esso. C'è un gran via vai di proiettili, nella notte del 31 dicembre.
A questi casi tragici si aggiungano quelli più lievi di occhi, mani, dita, perse irrimediabilmente e offerte sull'altare della umana stupidità.
Ma in questi giorni, nel nostro paese, non si muore solo per i "botti" di capodanno, ma un altro gravissimo pericolo si annida, subdolo e strisciante, occulto e per questo tanto più temibile, l'eroina killer che ha fatto già cinque vittime, ma in una popolazione selezionata e scelta con cura, quella dei tossicodipendenti, così come Jack lo squartatore sceglieva e selezionava le sue vittime tra le prostitute di Londra.
Le ultime sue vittime, una coppia, un uomo e una donna usciti solo il giorno prima da una comunità per tossicodipendenti.
Ma per fortuna i nostri politici, nonostante il periodo di festività, non vanno tutti in vacanza e il sottosegretario all'Economia Paolo Cento dei Verdi, ha pronta una proposta risolutiva:"Contro l'eroina killer introduciamo la somministrazione pubblica"... "E' una vera e propria emergenza sociale e sanitaria e per questo è necessario sperimentare a Roma la somministrazione pubblica nei Sert, di eroina ai tossicodipendenti che ne facciano esplicita richiesta, per un periodo limitato a superare questa emergenza".
Ma altri pericoli, subdoli e misconosciuti, si annidano tra di noi, nel nostro paese, quelli ad esempio legati alla malattia mentale, oggi ridefinita, con voce più moderna e meno terrifica di "problemi psichici", che come tali spesso rimangono inascoltati, non riconosciuti e quindi non curati.
A Milano una donna di cinquantadue anni è stata uccisa nella sua casa e rinvenuta con il cranio sfondato, forse da una bottiglia.
Nella notte il figlio diciottenne si è costituito dichiarando:" ho ucciso mia madre".
Soffriva di problemi psichici.
E sempre a Milano è lotta aperta ad un altro killer che attenta alla nostra salute: l'inquinamento.
Anche qui un provvedimento draconiano si propone risultati immediati e risolutivi: ai milanesi viene imposto il pagamento di un pedaggio per ottenere libero accesso al centro storico della città e per correttezza ed onestà, il prezzo del pedaggio non è eguale per tutti, ma proporzionale all'inquinamento prodotto dalla propria auto. "Più inquini, più paghi" è il motto implicito nel provvedimento, per cui, oltre ad un immediato beneficio economico per le casse comunali, si è certi di una drastica riduzione del tasso di inquinamento atmosferico della città, in virtù di questa economica soluzione. Come si è potuto non pensarci fin'ora, visto che l'inquinamento risponde alle stesse leggi che regolano l'economia?
Ma altre amene innovazioni ci attendono sul piano della nostra salute. Il Veneto, regione progressista e sempre molto attenta alla salute dei propri cittadini, per prima, ha deciso di abolire l'obbligatorietà di alcune vaccinazioni, sino ad ora obbligatorie per tutti.
Il concetto che è alla base della iniziativa è semplice: siccome le malattie infettive in questione sono state sconfitte grazie anche, anzi soprattutto alle vaccinazioni, sin qui obbligatorie, le vaccinazioni stesse sono divenute inutili e superflue e si lascia ai genitori la facoltà di scegliere, se far ancora vaccinare, horribile dictu, i propri figli, o rinunciare a questo fondamentale strumento di prevenzione delle malattie infettive.
Mi sembra un provvedimento assolutamente opportuno e di pregnante attualità, proprio in un momento storico in cui la facilità di spostamento e la multietnicità delle popolazioni, rendono molto, molto più facile la trasmissione delle infezioni. Complimenti.
Ma per fortuna in questa Italia c'è chi pensa ancora alla salute dei nostri cittadini, anche prima della nascita. E' quanto fa il cardinale Camillo Ruini il quale, permettendosi ancora una volta di intromettersi negli affari interni del nostro paese, incurante di ogni regola di buona educazione e di rispetto delle proprie competenze e dei propri limiti, sostiene che " a 30 anni di distanza la legge 194 va aggiornata, alla luce dei progressi scientifici che permettono una maggiore sopravvivenza dei bambini prematuri".
Ancora una volta, all'inizio di questo nuovo anno, è opportuno rammentare al cardinale Ruini, che dal XX Settembre 1870 l'Italia Unita è uno Stato sovrano è che non è buona norma e buona educazione intromettersi nel processo legislativo di uno stato, travalicando i propri limiti e le proprie competenze. Ma forse il cardinale Ruini è un inguaribile nostalgico, di tempi passati.
Ma per fortuna in questa carrellata di pessimistiche previsioni, c'è comunque ancora una ventata di ottimismo.
E' quella che ci proviene dal Presidente del Consiglio Romano Prodi: "Tranquilli. La Spagna non ci supera. L'Italia è più avanti".
Gli italiani, tranquillizzati, ringraziano.
Buon Anno Nuovo a Tutti.

Domenico Mazzullo d.mazzullo@tiscali.it
www.studiomazzullo.com

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