martedì 1 luglio 2008

Eroi

Al di là ed al di sopra di una facile polemica che vede noi psichiatri e gli psicologi, gli uni contro gli altri armati, polemica alla quale anche io, in qualità di psichiatra, ho partecipato più volte, doverosamente, questa volta, devo concedere agli amici-nemici psicologi lo "onore delle armi" e considerarLi a tutto diritto come moderni eroi, in questa guerra che quotidianamente combattiamo contro il degrado morale e materiale, contro i segni e le testimonianze della più totale inciviltà e ammettere che, ahimè, a differenza di noi psichiatri, non sono rimasti insensibili al grido di dolore che alto e acuto si leva da una parte d' Italia.
Leggo oggi, sulle pagine di un quotidiano romano, che ben trecento psicologi volontari sono pronti a partire dal centro nord del nostro amato paese, per recarsi in Campania e apportare colà il Loro contributo professionale altamente qualificato, al fine di aiutare le genti di quella sfortunata regione a risolvere il problema della spazzatura.
Il numero trecento evoca sempre in me la memoria storica di atti eroici, di sprezzo del pericolo, di indomito coraggio, di dedizione alla nobile causa della Libertà. Erano trecento gli spartani di Leonida che si immolarono alle Termopili. Erano trecento i giovani patrioti della sfortunata spedizione di Carlo Pisacane immortalati dalle parole della spigolatrice di Sapri, "eran trecento, erano giovani e forti, e sono morti".
Spero vivamente che i trecento psicologi, pronti a partire per liberare la Campania dalla mondezza accumulatasi, siano ben consci e consapevoli, memori dei loro predecessori storici e della analogia numerica, che dette lustro e gloria ai partecipanti, ma segnò anche tragicamente il Loro destino.
Mi chiedo però e non riesco ad immaginarlo, in che modo i trecento eroi attuali esplicheranno la loro specifica funzione psicologica?
Forse verranno impiegati per spiegare alla popolazione inerme le ragioni psicologiche per cui è consigliabile la raccolta differenziata dei rifiuti? Oppure cercheranno di evincere, dai sogni e dagli incubi dei cittadini-pazienti, le motivazioni inconscie per cui tale raccolta differenziata è purtuttavia così ostica e ancora così poco diffusa? O forse, mediante un opportuno training esistenziale insegneranno ai campani, a convivere in buona armonia con la spazzatura e trovare, nella presenza di questa sotto casa e nelle strade, un motivo recondito di soddisfazione e chissà anche di gaudio?
Così tra queste immensità s'annega il pensier mio....e sogno di eroi spartani, di eroi del Risorgimento e di moderni eroi.....

Domenico Mazzullo
d.mazzullo@tiscali.it
www.studiomazzullo.com

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