lunedì 9 maggio 2011

Solidarietà

Non amo la televisione e raramente guardo i telegiornali.
Alle notizie per immagini, preferisco di gran lunga quelle scritte sulla carta stampata dei giornali e quelle comunicate dalla voce della radio, perchè le prime maggiormente, ma anche le seconde mi permettono, nel tempo che intercorre tra la percezione sensoriale visiva o acustica degli stimoli e la loro trasformazione in concetti di senso compiuto, una pausa di riflessione critica sulla notizia e sul suo significato.
Le immagini invece, nella loro immediatezza e violenza, non permettono questa seppur minima pausa di riflessione critica, colpendo con brutalità il nostro sistema percettivo e si impongono ad esso senza alcuna possibilità di essere valutate e soppesate.
A volte però le immagini sono in un attimo più eloquenti di miriadi di parole.
E' quanto è avvenuto a me ieri, quando, passando distrattamente davanti al televisore acceso, ho visto per un attimo, perchè il servizio era finito, le immagini drammatiche del salvataggio notturno a Lampedusa a favore di 500 immigrati libici in pericolo di vita.
Al salvataggio hanno partecipato tutti, in una meravigliosa, stupenda, commovente emozionante catena umana, che ha visto uomini e donne gettarsi in acqua incuranti del pericolo, per trarre in salvo i profughi, per fortuna, o per miracolo, o per solidarietà umana tutti salvi.
Questa è la solidarietà che L'Italia e gli italiani, al di là ed al di sopra di tante polemiche, sono capaci di dare e prendo questa immagine commovente e meravigliosa come simbolo del nostro paese.
Per un attimo mi sono sentito anche io orgoglioso di essere italiano.
Domenico Mazzullo