martedì 2 ottobre 2007
Preti gay
Non sono d’accordo. Non sono d'accordo con l'articolo di Renato Farina "Se un prete gay filmasse Ilaria a letto" pubblicato su “Libero” di Domenica 30 Settembre e riferito alla trasmissione tv "Exit", che sarebbe stata messa in onda il martedì successivo,primo ottobre, da LA7. Ho resistito all'impulso di scrivere domenica stessa, per assistere prima alla trasmissione, come ieri sera ho fatto, credo e spero assieme a tanti italiani come me che vogliono e cercano di essere liberamente documentati su quanto avviene attorno a loro, per poi formulare una opinione libera e personale e scrivo solo ora.
Come medico e come psichiatra sono a contatto pressoché quotidiano con persone omosessuali, uso intenzionalmente il termine persone e non pazienti, in quanto l'omosessualità non è una malattia, ma un modo di esprimere la propria sessualità, accanto e allo stesso diritto e dignità della eterosessualità. Si è omosessuali, rispetto agli eterosessuali, come si è mancini rispetto ai destrimani e per fortuna sono finiti i tempi in cui i mancini venivano incolpati di essere stati toccati dal diavolo e ancora recentemente a scuola li si costringeva a scrivere con la destra. Come medico e come psichiatra sono, per motivi professionali, consapevole della omosessualità presente tra membri del clero. Sono solidale con le persone omosessuali, che spesso vivono con sofferenza la loro condizione; sono in particolar modo solidale con i membri del clero, omosessuali, che vivono con ancora evidente maggior disagio e in totale clandestinità, la loro condizione di membri, non laici, di una Chiesa, che sotto le mentite spoglie di una apparente liberalità, è sempre, purtuttavia, fortemente omofoba.
Premesso questo, non sono assolutamente d'accordo con l'articolo di Renato Farina, che suona come una difesa d'ufficio, non dei singoli preti omosessuali che vivono in solitudine la loro condizione cui, ribadisco, va tutta la mia solidarietà, ma della Chiesa in toto, con argomenti pretestuosi, di fronte ad una evidente incoerenza e contraddizione; cito le sue parole: "Perchè non ci mettiamo a filmare i peccati dei giornalisti, a piazzare telecamere nelle toilette delle redazioni, o negli archivi delle televisioni?...Forse i preti sono in buona parte gay, ma non credo siano più della percentuale di gay che c'è tra i panettieri e i commessi."
Non conosco le statistiche sulla percentuale di gay nelle varie professioni e considero per buona la stima di Farina, ma vorrei fargli notare che i giornalisti, i panettieri, i commessi, non pretendono di dare, a noi laici e peccatori, lezioni di morale, di comportamento e di vita e di assolverci, o condannarci per i nostri peccati.
Domenico Mazzullo
d.mazzullo@tiscali.it www.studiomazzullo.com
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