lunedì 5 novembre 2007

Perchè tutto è sempre depressione?


Ieri su tutti i giornali e questa mattina in una conversazione quotidiana che un odierno "opinionista", per usare un termine che aborrisco,tiene di primissimo mattino alla radio, si parlava ampiamente del "dramma della follia" vissutosi a Guidonia e che ha visto come protagonista un ex capitano dell'Esercito, Angelo Spagnoli, che salito sul tetto della propria casa, avendo indossato una tuta mimetica e armato di pistola e fucile di precisione, ha iniziato a sparare sui malcapitati passanti, uccidendo due persone e ferendone sette.
Per tutti, giornali al completo ed opinionista, la ragione, la causa, la ratio della tragedia era da cercarsi nella "depressione" che da tempo affliggeva l'ex capitano.
Ancora una volta questo è un ennesimo esempio della superficialità e della ignoranza con la quale si diffondono notizie e si esprimono pareri, con una faciloneria mista a prosopopea che non fa certo onore a chi si considera un professionista della informazione.
Vero è che quando si discetta di psiche, di psicologia, di inconscio, di subconscio ( è più chic) di ragioni che stanno dietro i nostri comportamenti, tutti si sentono in grado ed in diritto di esprimere il loro illuminato parere di sedicenti psicologi alla stregua di chi risponde alla "posta del cuore" dei giornali.
Questo indigna ed è tanto più pericoloso quando dai consigli e dalle interpretazioni psicologiche o pseudopsicologiche di buon senso si passa a discettare con pericolosa e censurabile faciloneria di malattie e questo è il caso in questione.
Con troppa, deprecabile superficialità si attribuiscono alla depressione comportamenti che con la depressione non hanno nulla a che vedere, commettendo un errore di informazione, ma soprattutto e ciò è molto più grave, offendendo chi veramente soffre di depressione e gettando nel panico e suscitando sconcerto nei suoi familiari.
Chi soffre di depressione, a volte e non sempre per fortuna, mette in atto dei comportamenti violenti, ma autolesivi e mai lesivi degli altri, con l'unica eccezione delle madri affette da depressione post-partum che si suicidano assieme ai propri figli. Qualcosa di ben diverso dalla tragedia di Guidonia in cui un uomo è salito sul tetto della propria casa in tuta mimetica e ha cominciato a sparare sui passanti. Mai nessun paziente depresso avrebbe fatto ciò. Casomai si sarebbe gettato dal tetto.
Da quanto leggo dai giornali, con tutta la difficoltà di esprimere un parere senza conoscenza diretta dei fatti e delle persone, sarei più portato a pensare si trattasse non certo di depressione, ma piuttosto di schizofrenia paranoide, se è vero che l'ex capitano obbligava i suoi familiari a pranzare in assoluto silenzio per paura di essere ascoltati dal nemico che avrebbe infestato di microspie la casa.
Ci sarebbe stata la possibilità di evitare o prevenire la tragedia?
Certamente, se si fosse dato il dovuto peso a delle "stranezze", chiamiamole così, del paziente, quale quella citata in precedenza, o altre quali riempire la casa di sacchetti di sabbia trasformandola in una trincea, o montare sul terrazzo delle lastre di acciaio, munite di feritoie dalle quali sparare su ipotetici nemici, o munirsi di un vero e proprio arsenale bellico, compresi due lanciafiamme di produzione artigianale.
In trenta anni di professione come psichiatra, non ho mai visto un paziente depresso agire così.
Mentre la persona in questione si comportava così, minava la propria casa e tutte le sere compiva un giro di perlustrazione attorno al fabbricato per valutarne la difendibilità, trasformando la casa in un fortino, i suoi familiari cosa facevano? Non vedevano, non capivano? Si piegavano acquiescenti alla sua volontà di pranzare e cenare assieme in assoluto silenzio, per non essere ascoltati dal nemico? Perchè non hanno denunciato questi comportamenti a dir poco strani.
E a proposito di denuncie, visto che le armi che hanno ucciso erano regolarmente denunciate e quindi detenute, è mai possibile che il medico che ha stilato il certificato necessario ad ottenere il porto d'armi non si sia accorto di nulla?
Ma noi continuiamo tranquillamente a parlare di depressione e ad ipotizzare sulle ragioni "psicologiche" che hanno portato al folle gesto.

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