giovedì 22 gennaio 2009

Quesito

Ho ricevuto, da una Persona, che mi onora della Sua amicizia una lettera che mi propone un quesito, lettera che riporto integralmente, avendone chiesto autorizzazione e alla quale faccio seguire la mia risposta, non per desiderio di protagonismo, ma perchè penso che la stessa domanda possa essere stata di molti.

"Carissimo dottor Mazzullo, dopo molto tempo torno a importunarla con le mie solite insofferenze, questa volta indirizzate ad eventi infarciti, a parer mio, di assurdità e privi assolutamente di logica Queste mie insofferenze, sempre più frequenti, visibili e… udibili (per la deprecabile abitudine che sto prendendo di imprecare e maledire a alta voce), sono la conseguenza della cronaca che ci arriva quotidianamente in mille modi: dai giornali alla tv, da internet agli sms e quant’altro possa giungere al nostro sovraccaricato cervello.
Ora per chiarire il mio pensiero e arrivare alla solita crudele domanda che le farò e che lei sicuramente si aspetta, cercherò di dare ordine alle mie inquietudini e per non fare un lungo e irritante (per me) elenco dettagliato, andrò avanti per grandi linee.
Mentre pranzo, sempre in maniera molto parca vista ormai l’età, faccio però la solita abbuffata di notizie propinate appunto dai vari tg che uso seguire ogni giorno e che, come sicuramente avrà notato anche lei, riportano con regolare frequenza la presenza e/o la difesa di eventi e di personaggi che si sono distinti per fatti di cronaca nera o di malefatte nei confronti della società: Battisti, l’omicida difeso dai brasiliani e da larga parte degli intellettuali francesi, per non parlare dei tanti italiani; Luciano Moggi, autore indiscusso della più disgustosa pagina dello sport italiano che, evidentemente colpevole e ancora con vari processi da subire, viene amorevolmente soccorso e difeso da vari media e personaggi (squallidi) dello stesso settore; Ancora, la sentenza che consente a un pluriomicida, che ha assassinato madre, padre e fratello, di ereditare le proprietà immobiliari dei defunti genitori. (Come recita quel detto “si rivolteranno nella tomba”. Credo che in questo caso calzi veramente a pennello); Addirittura La Corte Suprema Europea della Giustizia (sic!) che condanna il governo italiano a risarcire gli autori degli ecomostri abbattuti sul lungomare di Bari per “violazione della proprietà privata” (??????). Vorrei anche aggiungere il comportamento delinquenziale di alcuni (leggi Diego Maradona) e quello di evasione e frode fiscale di famosi vip italiani (Tomba, Loren, Pavarotti, Valentino Rossi e molti altri) che sono stelle intoccabili, veri e propri beniamini che escono da queste vicende senza subire la benché minima scalfittura, che invece lascia ammaccati e doloranti quanti con le stesse malefatte non hanno la stessa fortuna di essere famosi. Infine, ma solo un accenno, gli innumerevoli personaggi che già condannati (Sofri) o implicati o addirittura accusati, di efferati delitti (Cogne, Garlasco, Perugia, Erba, per citare solo i più famosi e più recenti) anch’essi ospiti di tv e giornali, quando non soggetti di film o romanzi con tanto di presentazione davanti a personalità e amici. Con una presenza così invadente da farli diventare volti “amici”. Insomma quasi una gara tra network a scoprire il divo del momento nonostante tutto. Quasi a premiarlo.

Ecco questa…come possiamo definirla, abitudine? Va be’ diciamo così. Questa abitudine di correre in aiuto di chi sbaglia la ritengo una vera e propria istigazione a delinquere. Piano piano comincio a pensare che quei giovani, che commettono reati incredibili e subito dopo vengono acciuffati dalle forze dell’ordine: stupri, violenze di gruppo nei confronti di tanta gente, la distruzione di scuole e spazi pubblici, facciano queste cose per essere scoperti, sicuri che pagheranno poco o niente, ma avranno in più la possibilità di finire anche loro nel firmamento mediatico.

La mia domanda è proprio questa dotto dottor Mazzullo, è possibile che questi esempi vengano interpretati da pochi (per fortuna) giovani che sanno che qualunque cosa commettano l’impunità è quasi certamente garantita dalla follia e dalla illogicità sociale di questi anni bui che stiamo vivendo?
Un caro saluto, con immutata e devota amicizia,
Roberto Gruppo"

Caro Amico,

certamente Lei conoscerà Wolfgang Goethe, il famosissimo poeta e scrittore tedesco, autore, in piena età romantica, tra le altre cose di "Le affinità elettive" e di "I dolori del giovine Werther" che si conclude con la morte, autosomministratasi, del protagonista, il giovane Werther, (leggasi suicidio), vittima delle sue pene d'amore e dei Suoi problemi morali.

Ebbene, il lungimirante e attento governo germanico, nonostante l'indubbio valore artistico, si vide costretto, ad un certo punto, a proibire la pubblicazione dell'opera, a causa della epidemia di suicidi che si era diffusa tra i romantici giovani tedeschi, impressionati dalle vicende di Werther e in preda a raptus suicidi per imitazione.

Nella nostra epoca attuale, molto meno romantica e più prosaica, noi psichiatri parliamo di "effetto Werther" quando la pubblicazione sulla stampa, o la diffusione in televisione di notizie e particolari riguardanti il suicidio, per lo più di un adolescente, provocano ancora un fenomeno imitativo in coetanei impressionati e colpiti dal gesto.

Forse, e lo dico senza alcuna ironia, ma con la tragica serietà che si addice ad un fenomeno grave ed inquietante, soprattutto perchè riguarda i giovani, ci troviamo, mutatis mutandis, di fronte ad un novello "effetto Werther", certo molto meno romantico e suggestivo, ma perfettamente in linea con i nostri tempi disgraziatamente degenerati.

Caro Amico, con la speranza di aver soddisfatto il Suo quesito e la consapevolezza di averLa ulteriormente rattristata, La saluto caramente.

Domenico Mazzullo

d.mazzullo@tiscali.it

http://www.studiomazzullo.com/

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