domenica 13 gennaio 2008

Esame di coscienza


Da bambino, quando frequentavo il catechismo, mi veniva insegnato che prima della confessione, propedeutica ed indispensabile alla successiva comunione, si dovesse compiere un serio, sincero ed approfondito esame di coscienza, meglio ancora sarebbe stato, se questo esame fosse stato praticato tutte le sere, dopo le preghiere e prima di addormentarsi, a concludere la giornata.
Ora che sono diventato adulto da tempo e che da laico non pratico più i sacramenti, ho tuttavia mantenuto questa abitudine dell'esame di coscienza, adesso assolutamente e naturalmente laico e che ha sostituito integralmente le preghiere serali. Mi chiedo, se ho arrecato del male o offesa a qualcuno, consapevolmente, o non, se sono rimasto fedele ai miei principi e ai miei valori, ma soprattutto, se ho compiuto integralmente il mio dovere. Rarissimamente sono soddisfatto di me.
Mi chiedo però, alla luce dei recenti avvenimenti e delle sue parole in seguito ed a commento di questi, se il Presidente del Consiglio Romano Prodi, pratichi, nel silenzio della sua intimità, lo stesso esame di coscienza, perchè ad ascoltare le Sue dichiarazioni, vien fatto di dubitarne.
"E' una vergogna per l'Italia, non voglio più sentire le autorità internazionali ironizzare sui rifiuti a Napoli e in Campania". E ancora:"Nessuna Regione può sottrarsi all'obbligo di solidarietà nazionale. Ci vuole una responsabilità collettiva.... Ci sono momenti in cui un Paese deve dimostrare di essere un Paese e di avere dignità. Le decisioni le abbiamo prese, serie e dure, ora l'Italia dimostri di essere una nazione, siamo tutti Italiani....quando c'è un parente che vi chiede ospitalità, anche se non avete posto, sistemate un divano letto in salotto...è uno sforzo minimo e temporaneo...non c'è senso civico....Posso usare solo l'autorità che ho, ma ho un'autorità morale che pesa ancora più di qualsiasi decisione politica".
Belle parole, Signor Presidente, frasi ad effetto, che vogliono mostrare decisione e risoluzione nei momenti difficili, virtù proprie di un comandante che si rispetti, ma forse il Presidente Prodi, che fa riferimento ad un'autorità morale ancor più gravosa di qualsiasi decisione politica, dimentica che non è proprio morale addossare sugli altri, in questo caso le Regioni, insensibili al grido di dolore che si leva dalla Campania e i cittadini singoli che si rifiutano, o si mostrano riluttanti, ad accogliere in casa loro "un parente che chiede ospitalità", sotto forma di sacchetto di spazzatura, o di cassonetto, venendo meno ad un sacrosanto dovere di ospitalità, le responsabilità proprie. "Siamo tutti italiani" ....l'Unità d'Italia realizzata sotto l'egida della spazzatura.
Non è morale, Signor Presidente, rampognare gli altri perchè non compiono il proprio dovere, quando noi non abbiamo compiuto il nostro, infatti Suo dovere sarebbe stato, Signor Presidente, prevedere e prevenire, dall'alto della Sua autorità morale, ciò che ora sta accadendo, visto che l'emergenza rifiuti in Campania è una "emergenza" solo nelle intenzioni di chi vuole e ha tutto l'interesse di considerarla così.
Il dizionario recita infatti alla voce "emergenza":circostanza o eventualità imprevista specialmente pericolosa ovverosia circostanza, per lo più seria, che interviene inaspettatamente.
Sulla serietà e pericolosità della emergenza rifiuti, mi sembra si possa essere tutti d'accordo, ma cosa dire riguardo all'aggettivo imprevista e all'avverbio inaspettatamente, alla luce del fatto che l'Europa tutta ci accusa di non aver fatto nulla per questa "emergenza" da oltre quattordici anni?
Prevedere e prevenire sarebbe stato un Suo preciso, specifico compito, e dei Suoi collaboratori, naturalmente, ma in una gerarchia di comando la responsabilità maggiore spetta, ovviamente, al più alto in grado.
Emergenza, Signor Presidente, per come la abbiamo definita, è un terremoto, una alluvione, un uragano, lo tsunami, ma non certo lo smaltimento dei rifiuti e se è veramente così preoccupato perchè le autorità internazionali ironizzano sui rifiuti a Napoli e in Campania, questa sera, prima di andare a letto, compia su di sè un serio e severo esame di coscienza e si chieda, prima di accusare, se ha compiuto tutto, sino in fondo, il Suo dovere. L'Italia e gli italiani Le saranno grati.
Domenico Mazzullo d.mazzullo@tiscali.it


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