"Omicidio volontario". Secondo il codice penale, una accusa per la quale è possibile comminare la pena dell'ergastolo. L'omicidio che secondo la Legge, come gravità, è immediatamente al di sotto dell'omicidio premeditato e al di sopra dell'omicidio preterintenzionale.
Questo il reato contestato a Diego Caioli, l'uomo di 30 anni che, alle porte di Roma, sul pianerottolo di casa è stato affrontato da due rapinatori armati, costretto ad entrare in casa, legato e imbavagliato assieme alla moglie, costretto ad aprire la cassaforte che conteneva il legittimo ricavato del proprio lavoro, ma ahimè ha avuto l'ardire, horribile dictu, di riuscire a liberarsi, ingaggiare una lotta violenta e selvaggia con uno dei rapinatori, riuscire a disarmarlo e infine sparargli...uccidendolo. Forse Diego Caioli non sapeva, ma la Legge non perdona l'ignoranza, che il rapinatore ucciso, 59 anni e quindi prossimo alla pensione, era un pregiudicato che aveva dedicato la sua vita, con dedizione e sacrificio, alla carriera del crimine, cimentandosi con successo nelle varie discipline di questo, furto, rapina, traffico di armi, traffico di droga, specializzandosi in quello della cocaina.
Ultimamente però, vista l'età che avanzava, si dedicava quasi esclusivamente alle rapine in banca e quindi, questa in un appartamento, doveva essere per lui quasi un divertissement e certo non immaginava che gli sarebbe costata la vita, ponendo definitivamente fine ad una così brillante carriera.
Più fortunato certamente il coraggioso complice che si è dato immediatamente alla fuga ed è attivamente ricercato dalle forze dell'ordine.
Intanto, nelle more della ricerca e per ingannare l'attesa, la vittima pistolero viene accusato di omicidio volontario e potrà ritenersi fortunato se, dopo le indagini, la accusa a suo carico dovesse essere ridotta ad "eccesso di difesa".
Io, dal canto mio e per proteggermi da ogni pericolo, fin da ierisera, ho appeso all'esterno della porta di casa un cartello con su scritto a caratteri cubitali e a scanso di equivoci: "Per i Signori Ladri - La porta di casa è rigorosamente aperta.
Non possiedo cassaforte, ma i pochi risparmi che possiedo sono ordinati in bella vista sul tavolo di cucina, ove è già pronta la colazione, con marmellata e burro, per rifocillarvi dopo la rapina".
Per maggiore precauzione e per proteggermi da un insano gesto, che impulsivamente potrebbe portarmi, senza ragionare, a difendermi, ogni sera, prima di andare a letto, mi imbavaglio e mi immobilizzo da solo, anche allo scopo di permettere ai Signori Rapinatori di risparmiare tempo utile e poter compiere, eventualmente, altre rapine.
Solo così posso dormire, finalmente, sonni tranquilli.
Domenico Mazzullo d.mazzullo@tiscali.it
www.studiomazzullo.com
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento