lunedì 24 settembre 2007

Spinelli II

Caro Cesare,

torno a scriverti per chiedere un tuo illuminato aiuto. Questa mattina alle ore 5 come di consueto, radendomi, appena alzato, ascoltavo il notiziario radiofonico e all'improvvisa comunicazione di una notizia del giorno, sono stato colto da un subitaneo ed incontenibile sussulto, che ha provocato uno scatto incontrollato della mano, con conseguente ferita sulla guancia e conseguente copiosa emorragia, frenata a mala pena la quale, ho atteso il notiziario successivo per avere, come speravo una conferma alla notizia precedente e temendo invece una allucinazione uditiva. La conferma c'è stata puntualmente: il nostro Ministro della Salute Livia Turco, sarebbe favorevole ad un intervento dei Carabinieri dei NAS nelle scuole, atto a reprimere ed arginare l'ormai dilagante consumo di droghe nelle scuole stesse, divenuto intollerabile e drammaticamente pericoloso per la salute e la stessa vita dei nostri giovani. Ben detto e ben fatto. E' compito istituzionale e quindi dovere materiale, oltre che morale del Ministro della Salute, difendere la salute dei cittadini, soprattutto ed in primis dei più deboli e quindi ove si ravvisi un pericolo per questa stessa salute, intervenire anche con fermezza. Dove allora la causa del mio stupore e del mio sconcerto, se sono perfettamente in linea con questa iniziativa?
Non fidandomi più tanto della mia memoria, sono andato a consultare il mio archivio cartaceo, fatto di ritagli di giornali che ritengo importanti e non ho avuto bisogno di andare troppo lontano nella mia ricerca, del tempo perduto. Ho infatti facilmente rinvenuto un articolo, o meglio una mia lettera pubblicata sul tuo "Mister no" e indirizzata allo stesso Ministro Livia Turco, in data Sabato 18 Novembre 2006, solo sei mesi addietro.
In essa mi chiedevo e ti chiedevo lumi, non potendo farlo alla diretta interessata, su un suo, a mio parere, sconsiderato provvedimento, consistente nell' innalzamento, meglio detto nel raddoppio, da 500 a 1000 milligrammi, della quantità di principio attivo della cannabis consentita per uso personale, semplicemente moltiplicando per 40 (quaranta!) la "dose media singola" per uso personale, il che in termini semplici significava, che se uno sfortunato ragazzo fosse stato sorpreso, ahimè, dalle forze dell'ordine con non più di quaranta dosi in tasca, non avrebbe rischiato più di finire allo Spielberg, ma pietosamente avrebbe ricevuto solo una mite sanzione amministrativa. Ho usato il passato ed il condizionale, perchè per fortuna il provvedimento è caduto, non perchè ritirato dallo stesso Ministro, ma bloccato dal TAR.
Ora solo a sei mesi di distanza, lo stesso Ministro si dimostra favorevole ad un provvedimento diametralmente opposto, come abbiamo visto.
Ora delle due l'una, tertium non datur: o il Ministro leggendo Libero si è ravveduto, incontrando la ragione sulla strada di Damasco, come altri in precedenza, o è stato colpito, tardivamente, da una grave malattia di mia competenza, che porta ad una dissociazione del pensiero, come si desume dal suo stesso nome che significa "mente divisa".
Tu vedi una terza ragione? Ti abbraccio forte. Domenico

Pubblicato su Libero "Mister no" il 29-05-2007

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